Tra la fine del 2015 e
l’inizio del 2016 i segnali di miglioramento del credito alle famiglie sono
diventati più forti.
La domanda delle famiglie sta beneficiando del graduale
miglioramento delle condizioni finanziarie e dei livelli molto bassi dei tassi
d’interesse e l’offerta è leggermente più espansiva grazie al miglioramento
dell’attività economica e agli stimoli della politica monetaria, che sono
proseguiti anche nel 2016 con le misure adottate lo scorso 10 marzo.
I flussi di credito al consumo hanno così consolidato
la crescita nel 2015, che ha accelerato nel primo trimestre del 2016. Hanno
trainato il comparto i finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto/moto e i
prestiti personali, tuttavia tutte le tipologie di prestiti hanno incrementato
le erogazioni. Si conferma la multicanalità nella distribuzione del credito al
consumo, con un maggiore orientamento verso i canali che intercettano clientela
con migliore profilo di rischio, quali i punti vendita convenzionati e gli
sportelli bancari. Ancora più marcata è stata la crescita delle erogazioni di mutui immobiliari. Si rafforza l’incremento
della componente dei mutui d’acquisto, in linea con la ripresa delle
compravendite immobiliari residenziali, mentre il contributo dei mutui di
surroga, che arrivano a costituire quasi un terzo dei volumi complessivamente
erogati nel primo trimestre del 2016, mostra un trend in rallentamento.
Negli ultimi mesi del 2015 e
nel primo trimestre 2016 prosegue il miglioramento del rischio di credito. Il tasso di default si contrae
leggermente sia nei prestiti al consumo che nei mutui immobiliari e le coorti
di finanziamenti generate negli ultimi anni mostrano un migliore standing
creditizio.
Nei prossimi anni le
migliori condizioni economico-finanziarie delle famiglie e politiche di offerta
più favorevoli sosterranno una maggiore crescita del credito.
Condizioni del mercato del lavoro più distese e l’incremento dei
redditi disponibili favoriranno l’aumento della spesa per beni durevoli e gli
investimenti immobiliari. Il ricorso al credito per finanziare le decisioni di
acquisto e d’investimento delle famiglie troverà una maggiore apertura dal lato
dell’offerta, grazie al miglioramento dei bilanci familiari e agli stimoli
della politica monetaria.
Coorti di finanziamenti più virtuose erogate negli anni più recenti
e il miglioramento dei bilanci delle famiglie favoriranno un graduale
rallentamento nella formazione di crediti deteriorati.
In un mercato più complesso
rispetto al passato, gli intermediari finanziari dovranno rispondere ad alcune
esigenze ormai pressanti per riuscire a cogliere le opportunità di crescita. Fra
tutte, quelle legate alle abitudini di una clientela sempre più digitale. E poi
l’esigenza di valorizzare la relazione e il patrimonio informativo sulla
clientela rafforzata dalla crescente pressione concorrenziale proveniente da
operatori tecnologici (di matrice non bancaria o finanziaria) che stanno
avanzando nel mercato con approcci innovativi.
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