La contrazione della produzione industriale di ottobre, -0.3% rispetto a settembre (+0.5% la nostra previsione), lascia in eredità una condizione praticamente invariata (-0.4% la crescita acquisita nel IV trimestre) rispetto a quanto avvenuto nel III (-0.5%).
La debolezza rimane diffusa alla maggior parte dei settori, con quello dell’auto che ha toccato un nuovo minimo e con il solo comparto dei beni di consumo in crescita congiunturale. Anche il settore energetico ha registrato una pesante caduta: al netto di questa componente la produzione di ottobre non sarebbe diminuita.
Fra i maggiori Paesi europei solo in Francia a ottobre vi è stata una crescita della produzione industriale, mentre si sono registrati forti cali sia in Germania sia negli Stati Uniti, per entrambi con riduzione del settore dell’auto fra il 12% e il 14% in termini annui.
Ancora in contrazione l’indice di diffusione Prometeia: a ottobre il peso dei settori industriali in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è passato dal 28% al 33%, e si conferma che, secondo le stime, tale indicatore potrebbe tornare al di sopra del 50% entro la fine dell’anno.
In prospettiva, dopo alcuni segnali positivi nelle attese degli operatori dei mesi scorsi, si sono rafforzati i segnali di stagnazione dell’attività industriale, che dovrebbe proseguire anche nel I trimestre 2020.
ago-19 |
set-19 |
ott-19 |
nov-19 |
dic-19 |
gen-20 |
|
var. % sul mese precedente |
0,4 |
-0,4 |
-0,3 |
0,3 |
-0,3 |
0,1 |